Pedonalizzazione controviale della Bellana, insorgono i circoli al Nazario Sauro: “Portiamo le barche in Comune”

La protesta del circolo della pesca e del nautico: “Qui ci sono 450 soci con un’età media molto alta che non sapranno più come accedere. Una vergogna iniziare i lavori senza una soluzione alternativa per posti auto e motorini”

 

Le ruspe sono già posizionate, i cantieri praticamente pronti, l’ordinanza che vieta la sosta e il transito ad auto e motorini già firmata, depositata agli atti e teoricamente in vigore da ieri, lunedì 29 novembre. L’imminente avvio dei lavori destinati a cambiare il volto del controviale della Bellana è stato però anche l’occasione per riaccendere le polemiche su un progetto da 1,6 milioni di euro che, di fatto, prevede sì l’allontanamento dei veicoli dalla zona, la sua conseguente pedonalizzazione e l’istituzione di percorsi ciclabili, ma nessuno alternativa ai parcheggi che si andranno persi e, soprattutto, l’impossibilità di accedere facilmente alle attività commerciali e ricreative dell’area.

In particolare, a protestare sono gli oltre 450 soci del Circolo Pesca Nazario Sauro (280 iscritti) e del Circolo Nautico Livorno (circa 160) che reclamano il diritto di avere almeno un punto di accesso al moletto per la manutenzione delle barche, per il trasporto delle stesse in occasione, ad esempio, delle regate o semplicemente anche per consentire ai molti anziani che frequentano il circolo, tra cui alcuni disabili, di ritrovarsi al porticciolo tra l’acquario e il cantiere Benetti.

Pedonalizzazione controviale della Bellana, la protesta dei circoli

“Al prossimo consiglio comunale porteremo le barche a Palazzo Civico – raccontano a LivornoToday i soci del Circolo Pesca Nazario Sauro -, senza possibilità di accedere al molo non ce ne facciamo di niente. Qui dobbiamo avere la possibilità di scaricare e fare manutenzione, abbiamo investito un sacco di soldi per realizzare la vasca per il lavaggio delle carene e mettere le torri faro che almeno illuminano una zona altrimenti buia e sempre più degradata. La stragrande maggioranza dei nostri iscritti ha 75 anni e anche di più, anche per portare una sola tanica di benzina servirebbe un punto di accesso. La cosa più grave è avere dato il via ai lavori per togliere i parcheggi senza avere già individuato soluzioni alternative non solo per noi, ma anche per i residenti e le attività commerciali che sono qui, nonché per gli stabilimenti balneari”.

“La situazione è già problematica adesso – aggiungono dal Circolo Nautico Livorno -, siamo uno dei delle dieci scuole vela d’Italia insignite con la stella d’oro e non riusciamo a organizzare regate a livello agonistico. Al di là dei corsi estivi, ai quali partecipano circa 200 ragazzi, ogni volta che usciamo per le regate servono carrello e gommone soltanto per portare due barche e il pullmino. La scorsa settimana, ad esempio, siamo usciti con dieci barche e due pullman, vorremmo capire come sarà possibile proseguire l’attività senza poter arrivare alla strada. Già in questa situazione ci appoggiamo ai bagni Nettuno per la logistica, ma senza più accesso al moletto come ci dobbiamo organizzare?”.

“Non capiamo – concludono in coro i soci dei due circoli – perché dai Pancaldi in poi la sosta sia di fatto libera, auto e motorini parcheggiati anche sui marciapiedi, e qui invece, dove i parcheggi erano a pagamento, si è deciso di pedonalizzare l’area. È un atteggiamento antidemocratico che non tiene conto delle istanze dei cittadini e le risposte avute fino ad oggi sono ridicole. Per scaricare, ad esempio, l’assessore Cepparello aveva pensato a dei carrelli come quelli del supermercato, ma qui non andiamo mica a fare la spesa. I nostri circoli hanno una fortissima connotazione sociale, evidentemente a questa amministrazione non interessa”.

Livorno Today del 30 /11 /2021

 

Aggiornamento del 15 dicembre 2021

 

Lungomare e controviale della Bellana, ecco il piano sosta e mobilità: come cambiano i parcheggi per auto e motorini

Cento scooter sul viale Italia con restringimento di carreggiata lato maree, gli altri divisi tra via della Bassata e l’ex Atl dove andranno anche 40 posti auto. E ancora via San Jacopo a senso unico verso il mare.

Cento scooter, perpendicolari al marciapiede, nella striscia di sosta che verrà fatta lato mare, con restringimento di carreggiata, nel tratto di viale Italia tra la Bellana e l’incorcio con via Meyer. Più o meno altrettanti, divisi tra il parcheggio di via della Bassata a lato del liceo Enriques e l’ex Atl, dove andranno anche 40 posti auto. E ancora via San Jacopo a senso unico di marcia verso il mare tra via Montebello e via Forte dei Cavalleggeri, con altri 48 stalli a lisca di pesce. Ecco come cambieranno la sosta e la viabilità sul lungomare – o meglio nel quartiere San Jacopo -in seguito ai lavori appena avviati per la pedonalizzazione del controviale della Bellana: un piano elaborato e complesso che l’amministrazione comunale ha presentato ieri, martedì 14 dicembre, sottolineando come “non solo non si perderà un posto, ma per le auto ce ne saranno addirittura di più”.

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Vero se si guarda semplicemente ai numeri (99 contro 64), un po’ meno se nel conto si mette la perdita di convenienza e praticità nell’avere parcheggi a fianco di stabilimenti balneari, attività di svago e ristorazione, circoli da 400 iscritti complessivi che frequentano quotidianamente il moletto Nazario Sauro. “Ma per questo il controviale sarà dotato di telecamere e l’accesso autorizzato ai mezzi di servizio diretti alle attività – spiega l’assessore alla Mobilità, Giovanna Cepparello -, con la possibilità di estendere, a seconda di esigenze e modalità, la platea degli autorizzati pur tutelando l’area pedonale. E inoltre, al di là dei mezzi pubblici gratuiti nei fine settimana estivi, stiamo studiando la possibilità di collegare tutti i parcheggi del lungomare con un servizio navetta. Abbiamo cercato di ascoltare le esigenze di tutti: residenti, commercianti, soci dei circoli, cittadini. E se dovremo migliorare qualcosa, lo faremo.

Insomma, un piano complesso che, qualora non dovesse funzionare, non è escluso che possa essere rivisto in corso d’opera. Ma intanto, dopo le polemiche e l’avvio dei cantieri, dall’amministrazione comunale è arrivata la risposta su come cambieranno sosta e viabilità in una delle arterie più trafficate della città. “Stiamo lavorando per gestire quello che era stato deciso con il progetto che ha partecipato al Bando periferie 2016 – aggiunge l’assessore all’Urbanistica, Silvia Viviani -, con le problematiche concrete ed esigenze che si sono manifestate in termini di mobilità. Il progetto, che è nel nostro piano delle opere pubbliche, non riguarda solo la pedonalizzazione ma la creazione di un vero e proprio parco urbano-costiero che vedrà una serie di migliorie quali una nuova illuminazione e l’allentamento della pressione dei mezzi a motore vicino al mare con divisione dei flussi (auto-bici-motorini)”.

Piano sosta e mobilità San Jacopo, come cambiano i parcheggi

Ecco dunque nel dettaglio le modifiche ai parcheggi così come spiegate dall’amministrazione:

A fronte della disponibilità attuale (310 motorini, 64 auto,11 stalli Handicap), dopo i lavori che partiranno nei prossimi giorni e dureranno circa 3-4 mesi, gli spazi per la sosta si attesteranno, secondo le previsioni del Comune, su 310 motorini, 99 posti auto, 12 stalli H. Di questo, così come dell’offerta di mobilità alternativa al mezzo privato (Trasporto pubblico locale e mobilità ciclabile) saranno tempestivamente informati in modo capillare e organico i residenti, i frequentatori, gli operatori economici.

  • sul Viale Italia sarà realizzata solo una striscia di sosta, senza stalli, in modo da disciplinarla a seconda dei momenti dell’anno. In estate sarà dedicata ai ciclomotori (potrà ospitarne circa 200), così come in inverno, di mattina. I pomeriggi e le notti invernali sarà invece accessibile anche alle auto. Inoltre saranno realizzati sul Viale 7 stalli per persone disabili e un carico/scarico;
  • sulla piazza in fondo alla Bellana, accanto al Cantiere, gli stalli per persone disabili saranno incrementati di 3 unità;
  • il parcheggio accanto al Liceo Enriques, attualmente chiuso da un cancello, sarà adibito in estate e in inverno ai ciclomotori;
  • in Via della Bassata, nel tratto più a nord, saranno reintrodotti gli stalli a lisca, anche per evitare che le auto raggiungano una velocità eccessiva, che ci consentiranno di recuperare 8 stalli;
  • all’interno del parcheggio ex ATL saranno recuperati 40 stalli in un’area attualmente transennata, gratuiti come gli altri, e 40 stalli per ciclomotori; sarà inoltre aperta un’uscita pedonale su Via Mayer (utilissima per i frequentatori degli stabilimenti balneari); è inoltre allo studio la possibilità di aprire una ulteriore uscita pedonale su via San Jacopo, il più vicina possibile a Via Montebello (questo renderebbe il parcheggio molto appetibile anche per i docenti dell’Enriques);
  • nell’ambito di una riorganizzazione del comparto, sarà istituito un senso unico su Via San Jacopo, opposto ad un senso unico su Via Goito, in modo da formare un quadrante (Goito, Orlandi, San Jacopo, Montebello), che risolverà i problemi di sicurezza dell’uscita da Via San Jacopo su Via Montebello, e razionalizzerà il flusso del traffico su Via Goito, attualmente in senso unico a metà. Il senso unico su Via San Jacopo permetterà la creazione di 50 nuovi stalli auto;
  • per favorire la sosta dei residenti, già da questa settimana la zona J, molto piccola, sarà unificata alla zona MARE; da segnalare che tornerà la lettera, la J, in via Goito (con esclusione del tratto tra i civici 1-41 e via dei Sette Santi che rientra nella zona R), e che in via Goito potranno sostare solo i residenti, i dimoranti e altre categorie in possesso di specifica abilitazione;
  • sarà fornita ai fruitori dell’area un’informazione corretta sull’ampia offerta di sosta gestita da privati e presente nell’area, che in alcuni casi offre tariffe molto convenienti (parcheggio acquario e parcheggio nuovo centro commerciale di Porta a Mare), anche per abbonamenti.

Piano mobilità e accessi, le modifiche

  • L’accesso al controviale sarà regolato attraverso un varco con telecamera; questo consentirà di autorizzare i mezzi di servizio diretti alle varie attività e di decidere come allargare la platea degli autorizzati secondo le necessità, tutelando nello stesso tempo la nuova area pedonale;
  • durante l’estate saranno finanziati dal Comune programmi di gratuità del TPL per i fine settimana; sarà valutato con il nuovo gestore l’impiego di navette che colleghino tutti i parcheggi del lungomare;
  • Attraverso una segnaletica dedicata sarà promossa la conoscenza del tratto di ciclovia tirrenica già disponibile, che collega la stazione al lungomare, e sarà favorita la sosta ordinata delle biciclette attraverso l’installazione di rastrelliere sul lungomare;

“Questo piano – dicono infine dall’amministrazione – sarà pubblicizzato e diffuso attraverso un depliant virtuale e cartaceo, che offra tutte le informazioni necessarie ai vari stakeholders, e che sarà distribuito agli operatori economici dell’area, in modo che possano informare la loro clientela.